Iceberg in vista

Narra la leggenda che qualche tifoso udinese domenica 27 agosto gridò forte 'Iceberg', 'Iceberg'!. Ma gli zelanti passeggeri della squadra e soprattutto della società bianconera hanno fatto finta di non ascoltare. 'Siamo inaffidabili, sembrano pensare. Eccola là. Uguale , se non peggio agli anni scorsi'.

Non inganni il 3-2 finale, per i ferraresi un pari sarebbe sì stato una beffa, invece l'iceberg ha squarciato per bene la chiglia della nave che già l'anno scorso imbarcava acqua. Rendiamoci conto dei gol presi in questi anni, un numero esorbitante, quasi quasi ci sono più reti a sfavore dell'Udinese che esopianeti scoperti.

E da quest'estate si continua così, con la società che ha preso qualche giovane, ma non si è resa conto che da troppo tempo manca una colonna vertebrale a questa Udinese. Un buon portiere (almeno fino a ieri c'era Karnezis), un buon difensore (Danilo o l'olandese volante li reputiamo tali?), un buon centrocampista (un leader che sappia non solo fare gioco e rubare palloni, ma anche dettare i tempi) e un buon attaccante. La settimana enigmistica: trovate almeno tre ruoli di questi coperti e vincete un biglietto della speranza.

Per ora la colonna vertebrale ha a dir poco la scoliosi, lenta  e prevedibile e le assenze non sono alibi vista la lunghezza della panchina. Non si tiri la croce a Delneri, qualunque allenatore sa che se ha una linea centrale affidabile poi è facile far giostrare gli altri che ne traggono beneficio.

Il mercato non è chiuso, ma per parola del ds Gerolin quasi. Insomma l'Udinese è questa.  Speriamo solo che il timoniere (sempre che non ci sia il 'colpo a sorpresa' di cambiarlo) sappia raddrizzare la rotta prima che l'impatto sia devastante.

E poi chiamate qualche carpentiere ad aggiustare la chiglia.