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Marino: “Lasagna? Il cambio d’agente era un segnale. Llorente non è stata una trattativa facile, ma siamo felici”

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Ecco le parole di Pierpaolo Marini a termine della conferenza di presentazione di Fernando Llorente

Redazione

UDINE - A termine della presentazione ufficiale di Llorente all'Udinese ha parlato il d.t. dei friulani Pierpaolo Marino. Ecco le sue parole: "Llorente è un campione e siamo felicissimi di accoglierlo. Ha vinto tutto in carriera, il Mondiale 2010 e l’Europeo 2012, oltre ad aver partecipato diverse volte alla Champions segnando gol decisivi tra i quali quelli da ex alla Juventus con il Siviglia. Non è stata una trattativa facile, perché il giocatore aveva qualche problema col suo club di provenienza, ma siamo riusciti a portarla a termine e ne siamo molto felici."

ALTRI MOVIMENTI DI MERCATO - "Non ci sono altri movimenti in programma. Sapete bene però che fino alla chiusura del mercato le cose possono accadere all’improvviso e bisogna essere cauti nelle dichiarazioni. C’è il condizionamento dei procuratori che spesso esercitano pressioni affinché si concretizzino delle operazioni che danno valore aggiunto alla loro professionalità. È difficile, in questo contesto, affermare che non faremo altri movimenti, ma che questa sia l’idea di partenza sì".

SULL'ADDIO DI LASAGNA - "Ho sempre evidenziato nelle precedenti interviste come il cambio di procuratore rappresentasse un segnale: se un giocatore è contento non ha bisogno di cambiare procuratore. È stato lui a lavorare per questa operazione e ha portato un’offerta che non potevamo non prendere in considerazione. Ci dispiace che sia andato via, sappiamo però che i cicli si aprono e si chiudono e dobbiamo guardare avanti. Fino alla gara con l’Inter Lasagna è appartenuto al nostro progetto, poi ci sono stati dei nuovi sviluppi. Noi siamo soggetti a dover comunicare, molte volte la comunicazione può essere in contrasto con le trattative che si vanno a sviluppare e che rischierebbero di naufragare a causa di certe dichiarazioni".

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LA MANCATA CESSIONE DI DE PAUL - "Il mercato in periodo di pandemia è veramente “povero” è più è grande il club maggiore è la crisi che lo ha attanagliato. Per le big è dunque impossibile, al momento, investire grandi cifre. De Paul è un top 11 della serie A e titolare inamovibile nella Nazionale argentina, non può essere regalato specie nel contesto di questa crisi. Non abbiano ricevuto offerte congrue per questo motivo, altrimenti avremmo fatto più fatica a non cedere i nostri gioielli. Rodrigo sta dimostrando un attaccamento e una serietà straordinari, è un leader che rappresenta un obiettivo di emulazione per tutti. Siamo felicissimi di averlo con noi e che questo tipo di mercato non ci metta più di tanto in difficoltà".

SULLA STAGIONE - "In questa prima parte del campionato ce la siamo giocata con tutte le squadre. Con il Milan abbiamo perso per un episodio a 2’ dalla fine al termine di un’ottima prova. Per dare un’idea della portata di questo campionato da parte dell’Udinese bisogna dare un occhio alle statistiche: è la squadra che ha prodotto di più e concretizzato di meno. Abbiamo bisogno di potenziare la capacità realizzativa. Con Llorente, il ritorno di Okaka, Deulofeu e tutti gli altri contiamo di alzare lo score realizzativo. Sono convinto che possiamo raggiungere i nostri obiettivi con serenità e che questi giocatori abbiano tutte le caratteristiche per riuscirci."

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